Nell'ambito dei Seminari di Dipartimento Biomorf - Ciclo 2024/1, si terrà un seminario cui partecipano come relatori il Prof. Biagio Zampogna ed il Dott. Gabriele Ricciardi. I titoli delle due relazioni sono: "PROTESI TOTALE DI ANCA: STATO DELL’ARTE SUI FALLIMENTI MECCANICI" e "MARKERS MOLECOLARI PREDITTIVI DEI MECCANISMI DI OSTEOINTEGRAZIONE E DEGLI OUTCOME CLINICI DELLE PROTESI TOTALI DI ANCA".
La Protesi Totale di Anca (PTA) è stata definita come l’intervento del secolo per le ottime performance cliniche e la soddisfazione dei pazienti. Nonostante ciò, l’intervento non è scevro da complicanze, rappresentate in grossa parte dai fallimenti meccanici ed in particolare dall’osteolisi periprotesica con mobilizzazione asettica dell’impianto.
Questo tipo di complicanza, purtroppo, porta frequentemente ad un intervento di revisione chirurgica dell’impianto a causa dell’importante sintomatologia algica e dell’abbassamento della qualità della vita avvertiti dal paziente. La chirurgia di revisione, rispetto ad una protesi primaria è caratterizzata da un più alto tasso di complicanze perioperatorie e di costi per la sanità. Oggigiorno la ricerca sulle PTA è incentrata su vari aspetti, tra i quali la chirurgia robotica e l’intelligenza artificiale (modelli di Machine Learning). Proprio nell’ottica di una predizione del risultato è stato appena sottoposto al CE locale uno studio che ha lo scopo di identificare nuovi marcatori biomolecolari predittivi di scarso outcome clinico e di scarsa osteointegrazione in pazienti sottoposti a PTA.
L'osteointegrazione è il processo di ancoraggio diretto di un impianto protesico allo scheletro tramite la formazione di tessuto osseo attorno al dispositivo. Tuttavia, l’outcome clinico di questo processo può variare tra i pazienti, con possibili fallimenti dell’impianto. I processi infiammatori e di riparazione ossea sono cruciali sia per l'osteointegrazione che per diverse patologie che possono compromettere il successo dell’impianto. Si ritiene che le
tecniche di imaging convenzionali possano sottostimare l'entità reale dell'osteolisi peri-protesica. Questo ha stimolato la ricerca di biomarcatori molecolari predittivi dell’esito dell’intervento, misurabili in modo non invasivo. Un'osteointegrazione inadeguata induce anomalie nei processi infiammatori e riparativi dell'osso, manifestandosi attraverso alterazioni nelle cellule infiammatorie, nei tessuti coinvolti e nei mediatori solubili da essi prodotti. Identificare queste alterazioni potrebbe portare alla scoperta di nuovi biomarcatori predittivi dell'outcome clinico post-chirurgico e della qualità dell'osteointegrazione.
Sarà possibile seguire l’evento anche dal canale dedicato (link) sul Team “Seminari BIOMORF” (cod. r00tueq).